sabato 17 dicembre 2011

palle di natale

palline di natale in esposizione

Nella Grotta Agorà Hostel - Piazza Curro, Catania

da Venerdì 16 a Domenica 18 Dicembre
ore 16.00/19.00

... ... ... ... Esposizione prodotti Artigianato Siciliano nella suggestiva atmosfera della Grotta.

Un Natale per tutti, all'insegna delle tradizioni locali.

esposizione prodotti artigianali

Grotta Agorà Hostel - Piazza Curro, Catania


da Venerdì 16 a Domenica 18 Dicembre

ore 16.00/19.00

... ... ... ... Esposizione prodotti Artigianato Siciliano nella suggestiva atmosfera della Grotta.

Un Natale per tutti, all'insegna delle tradizioni locali.

esposizione ceramica

Grotta Agorà Hostel - Piazza Curro, Catania


da Venerdì 16 a Domenica 18 Dicembre

ore 16.00/19.00

... ... ... ... Esposizione prodotti Artigianato Siciliano nella suggestiva atmosfera della Grotta.

Un Natale per tutti, all'insegna delle tradizioni locali.

venerdì 16 dicembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011

palle di natale

palline di natale

L'albero di Natale è, con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro.


Può essere portato in casa o tenuto all'aperto, e viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell'Immacolata concezione), e rimosso dopo le feste. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti.

Fra gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale si possono citare le caratteristiche palline (in realtà non sempre sferiche: ne esistono innumerevoli varianti, per esempio coniche, a forma di campanella, di pigna e così via), realizzate in vetro soffiato o altri materiali generalmente ricoperti da una vernice colorata e riflettente, o spruzzate d'argento, oro, o bianco.

sabato 12 novembre 2011

colore a"spruzzo"

 "cabina spruzzaggio"
ecco come mi sono "inventata" un modo per potere spruzzare il colore sugli oggetti !!!
su una base rotante ho posizionato l'oggetto,la tazza che volevo spruzzare col verde ramina,in un qualsiasi spruzzino,anche quello che quest'estate ho utulizzato come solare,ho messo il colore,per non macchiare intorno ho aperto dei giornali,e...ho nebulizzato con una mano, mentre con l'altra giravo la base rotante , e....questo e' il risultato !!!!

questo e' il primo...esperimento dopo la cottura e...penso sia soddisfacente !!!

mercoledì 9 novembre 2011

vasi antropomorfi,o teste mori
La testa del moro




Siete mai stati a Caltagirone?

Se fate un giretto nel centro storico di Caltagirone, notorete che diversi laboratori di ceramica realizzano dei vasi molto particolari a forma di testa di moro. Sono bellissimi, rappresentati sia da donne che da uomini e adornano le case ed i balconi di molte città siciliane.
Ma con tutte le teste che esitono perché scegliere proprio quella di un moro?
La risposta è data da una delle mille leggende legate al periodo arabo in Sicilia.
Si racconta che a Palermo, nel bellissimo quartiere arabo 'Al Hâlisah (oggi la Kalsa), dove un tempo soggiornava il sultano, in un palazzo viveva una fanciulla che amava passare le proprie giornate a curare i fiori e le piante del suo balcone.
Un giorno si trovò a passare sotto il suo balcone un giovane moro che, vedendo la fanciulla così bella e aggraziata se ne innamorò (colpo di fulmine fu!). Immediatamente le dichiarò il proprio amore, e la ragazza, vedendo nel giovane aitanza e forza, audacia e passionalità, ricambiò più che volentieri il sentimento.
Ma da qui, la storia d’amore subisce un cambiamento, e da romantica e sdolcinata che era inizia ad assumere un aspetto triller.
Sfortunatamente (per lui) il giovane moro era sposato con prole.
La ragazza venne a saperlo, e, come ogni fimmina che si rispetti, iniziò a tramare una vendetta.
Durante la notte, mentre il giovane dormiva lei prese una spada e gli tagliò la testa.
Ora, domando a voi, cosa ci fareste con una testa in più a casa vostra?
La risposta è semplice, la utilizzareste come vaso.
E così fu. La testa mozzata venne messa in balcone per adornare le bellissime piante della fanciulla…secondo me anche per fare capire che con lei non si scherzava.

La leggenda è un po’ macabra ma interessante.
Mi raccomnado uomini, niente tradimenti perché sennò…zaaaaccc!!!

Di Alessandra Cancarè

martedì 1 novembre 2011

ciondolo in ceramica

ciondolo in ceramica

kokeshi

la mia prima kokeshi
Le Kokeshi (こけし, kokeshi?) sono un tipo di bambole tradizionali giapponesi, originarie della regione di Tōhoku. Realizzate manualmente in legno, hanno un busto semplice cilindrico e una larga testa sferica, con poche linee stilizzate a definire i caratteri del viso. Una caratteristica delle bambole Kokeshi è la mancanza di braccia e gambe.

All'inizio del Novecento divennero talmente famose, che in Russia furono prese a modello dall'inventore della prima matrioska. Oltre a ornare le case giapponesi, sono ritenute di buon auspicio contro la cattiva sorte e considerate un raffinato oggetto da collezione da regalare a persone molto speciali.

martedì 25 ottobre 2011

fasi di lavorazione ceramica


FOGGIATURA


Dalla bocca di uscita delle impastatrici degassatrici, l'argilla viene portata alle varie lavorazioni che possono essere eseguite o manualmente o con l'aiuto di macchine per la foggiatura mediante stampaggio.

Foggiatura manuale: la tornitura manuale eseguita sul tornio, viene utilizzata per la foggiatura di vasellame o di oggettistica tonda, il torniante infatti, con il solo aiuto delle mani, riesce a conferire all'argilla la forma desiderata.

Foggiatura per pressatura: Per la realizzazione di oggetti dei quali occorre riprodurre celermente un gran numero di pezzi, si adotta la tecnica della foggiatura per stampaggio, con l'uso di Presse idrauliche sulle quali viene montato un apposito stampo.

Foggiatura per colaggio: In questo caso si adottano argille caoliniche di colorazione biancastra, le qauli vengono sciolte in acqua insieme ad un fluidificante quale il silicato di sodio, la barbottina così ottenuta, viene colata in appositi stampi dove staziona per circa un'ora al trascorrere della quale lo stampo viene svuotato e quindi aperto allo scopo di togliere e rifinire l'oggetto formatosi attorno alle pareti interne dello stampo.


 ESSICAZIONE


Gli oggetti foggiati, necessitano di un tempo di essicazione per l' evaporazione dell'acqua residua contenuta nell'argilla. Questo processo può avviene naturalmente esponendo gli oggetti all'aria, o forzato mediante l'uso degli essicatori.



PRIMA COTTURA


Una volta essicati i manufatti vengono posti in un Forno che può essere alimentato elettricamente o a gas. La prima cottura in circa 12 ore, porterà gli oggetti ad una temperatura di circa 1000 gradi centigradi, ne segue poi il successivo e graduale raffreddamento, che avviene naturalmente per dissipazione del calore, o forzatamente in circa 24/48 ore, secondo le dimensioni degli oggetti e la massa che è stata posta in cottura.
biscotto


SMALTATURA


Dopo la prima cottura gli oggetti possono essere sottoposti alla smaltatura che viene effettuata manualmente per immersione dell'oggetto in una soluzione acquosa di smalto. Lo smalto è costituito da una composizione di vetro , di opacizzanti e di fondenti finissimamente macinati in un apposito mulino, nel rapporto di composizione dato dalla temperatura a cui lo si dovrà sottoporre. La smaltatura puo' essere anche effettuata con aerografo in una apposita cabina. Essa serve a rivestire la superficie dell'oggetto sulla quale sara' poi applicata la decorazione.

 
 oggetto smaltato

DECORAZIONE


Nell'artigianato ceramico la decorazione viene effettuata a mano da valenti decoratori, capaci di esprimere sulla superficie dello smalto, dei decori applicati con adeguati pennelli in modo da rivestire l'oggetto con decori di senso compiuto. A tale scopo, si utilizzano dei colori ceramici costituiti da ossidi minerali o metallici misti a fondenti, nella giusta quantità rapportata alla temperatura della seconda cottura. La maggiore o minore armonizzazione tra il decoro applicato, l'uso del colore e la forma dell'oggetto costituiranno poi gli elementi di valutazione qualitativa dei manufatti



 oggetto decorato
 SECONDA COTTURA


Dopo la decorazione l'oggetto viene posto nuovamente in forno per essere sottoposto ad una seconda cottura che in 8/10 ore porterà gli oggetti alla temperatura di 920/950 gradi centigradi con un tempo di raffreddamento ulteriore di circa 18/24 ore. Ne risulta un manufatto di elevato pregio, conosciuto col nome di maiolica, che ha reso Caltagirone uno dei maggiori centri di produzione.


prodotto finito !!!

lunedì 11 luglio 2011

citazioni

Volevo una persona che voleva me una persona per la quale io non potevo essere sostituito da un giorno con l'altro.


Una persona che mi facesse sentire speciale. Diverso da tutti. Un individuo. Una persona. Un principe azzurro.

Di: FaBio VOlo

lunedì 23 maggio 2011